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Giorgetti, anche le banche contribuiranno a finanza pubblica

Giorgetti, anche le banche contribuiranno a finanza pubblica

Secondo il sindacato intanto l'utile dei primi 5 istituti sale a 12 miliardi nel semestre

ROMA, 07 agosto 2024, 14:31

Redazione ANSA

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"Le banche saranno chiamate, come tutti i cittadini, a contribuire alla finanza pubblica penso non ci sia nulla di strano".

Così il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti rispondendo a una domanda sulla tassazione, durante la conferenza stampa convocata dopo il Consiglio dei ministri.

"Ho visto tutto questo dibattito" sulla tassazione delle banche, "io e e il ministro Leo abbiamo anche commentato come nascono queste notizie dal nulla. Certamente le banche, come le altre realtà che fanno utili, che stanno bene, saranno chiamate come tutti i cittadini a contribuire alla finanza pubblica, quindi penso che non ci sia niente di strano", ha detto il ministro. Giorgetti ha chiarito che "non ci saranno tasse sugli extraprofitti, ma le tasse sui profitti sì, come per tutti gli altri".

 "Francamente, bella storia anche quella del tesoretto. Aspettiamo quando finiranno altre liquidazioni, ci sono scadenze che sono state prorogate e poi tireremo le somme. Come ci insegniamo le Olimpiadi, non è che uno arriva a 100 metri dal traguardo e dice ho vinto, o no? Avete visto qualcuno che lo dice? Aspettiamo la fine, perché quello è il momento della verità. Poi faremo le nostre valutazioni", ha aggiunto Giorgetti, alla domanda sull'ipotesi che ci sia un tesoretto fiscale di 20 miliardi per la prossima manovra. 

Intanto si registrano  Numeri da record per i primi cinque gruppi bancari italiani anche nel 2024. Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Mps e Bper chiudono la semestrale con una crescita del margine di interesse del 10,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

E' quanto emerge dall'analisi condotta dalla Fondazione Fiba di First Cisl. L'incidenza del margine di interesse sul totale dell'attivo passa dall'1,6% all'1,8%, mentre le commissioni nette registrano una crescita del 6,5%, supportata anche da un incremento della raccolta indiretta nel primo semestre del 5,3%, favorita dal buon andamento dei mercati. La politica seguita fino ad oggi dalla Bce ha fatto sì che la discesa dei tassi di mercato a breve termine sia avvenuta a ritmo molto lento, col risultato di gonfiare il margine di gestione del denaro. Il notevole incremento dei ricavi ha determinato un utile netto di oltre 12 miliardi di euro, in crescita del 19,8%, con un Roe delle 5 Big italiane del 15,5%.

La nota dolente - prosegue la First Cisl - resta il credito. Gli impieghi registrano infatti una contrazione del 3,2% (oltre 37 miliardi il calo in valore assoluto) rispetto allo stesso periodo del 2023. Se si considerano i dati al netto dei pronti contro termine alla clientela, che rappresentano effettivamente i prestiti all'economia reale, alle famiglie e alle imprese, la riduzione è del 4,5% in un anno (dato che non considera Bper che non fornisce informazioni a tal proposito). E' una tendenza che vale del resto non solo per i primi cinque gruppi, ma per tutto il settore. 

 

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