Seduta in ribasso sui listini
asiatici mentre sono deboli i futures sulle Borse europee, dove
in giornata verranno diffusi gli indici sulla fiducia
nell'eurozona, e quelli su Wall Street.
A far cambiare l'umore degli investitori ha contribuito il
produttore di chip statunitense Micron Technology che ha diffuso
ieri previsioni sulle vendite un po' sotto le migliori attese
facendo perdere terreno ai tecnologici, Nvidia compresa.
Il problema di fondo resta tuttavia l'idea che la Fed continuerà
a tenere i tassi alti. Il che sposta i capitali sul mercato Usa
e sul dollaro penalizzando altri listini e altre valute.
Tokyo segna così una flessione nell'ordine dell'1%, Hong Kong,
anch'essa a seduta ancora in corso, cede il 2% . Segno meno
anche per le Borse cinesi di Shanghai (-0,6%)e Shenzhen (-2,3%).
Sydney ha invece chiuso in più modesta flessione (-0,3%).
Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del petrolio alla
vigilia di una tornata di dati macro dagli Usa a partire
dall'indicatore sui prezzi Pce e dall'indice sulla fiducia dei
consumatori dell'università del Michigan.
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