Si confermano contrastate le
principali borse europee dopo oltre un'ora di contrattazioni,
nel giorno in cui i listini Usa sono fermi per la festa del
'Juneteenth', in ricordo dell'abolizione della schiavitù. In
Piazza Affari, migliore in Europa con un rialzo dello 0,36%, gli
scambi superano di poco i 338 milioni di euro, a fronte di una
media giornaliera di oltre 3 miliardi nelle ultime 5 sedute.
Deboli Parigi (-0,4%), Londra (-0,17%) e Francoforte (-0,2%),
invariata Madrid.
Stabile sopra i 150 punti il differenziale tra Btp e Bund
decennali tedeschi (150,6 punti effettivi), con il rendimento
annuo italiano in crescita di 0,5 punti sopra al 3,89%, mentre
quello tedesco ne perde 0,3 al 2,39%. In crescita a 78,5 punti
lo spread francese, con le Oat che rendono 1,3 punti in più al
3,17%.
Stabile il dollaro a 0,93 euro, mentre avanza la sterlina a
1,27 dollari dopo il dato sull'inflazione britannica, per la
prima volta dopo 3 anni in linea con l'obiettivo del 2% fissato
dalla Bank of England prima di procedere con un taglio dei
tassi. Scende il greggio (Wti -0,51% a 81,15 dollari al barile)
e inverte la rotta il gas (+0,03% a 34,71 euro al MWh), mentre
accelera l'oro (+1,09% a 2.335,57 dollari l'oncia), a marcare il
clima d'incertezza nell'Eurozona dopo il voto europeo e in vista
di quello anticipato francese.
Contrastati gli automobilistici con rialzi per Renault
(+1,7%), Stellantis (+0,8%) e Ferrari (+0,55%) e segno meno per
Volvo (-1,97%), Volkswagen (-0,52%() e Porsche (-0,26%). In
ordine sparso i petroliferi Eni (+1,1%), Shell (+0,46%), Bp
(+0,11%) e TotalEnergies (-0,67%), così come i bancari SocGen
(-0,69%), Bper (-0,52%), Commerzbank (-0,18%), Unicredit
(+0,1%), Intesa (+0,31%) e Bbva (+0,5%).
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