"La nostra visione è quella che
una banca a come la Popolare di Sondrio arrivata al 154esimo
esercizio abbia tutte le carte in regola per poter continuare a
crescere". Lo dice il consigliere delegato, Mario Alberto
Pedranzini a margine del convegno a Sondrio su 'Sviluppo e
sistema bancario'.
Pedranzini affronta anche il tema dell'indipendenza con la banca
al centro del possibile risiko del settore ""Dipende anche dal
volere dei nostri azionisti e stakeholder. Se una cosa ti sta
cara - evidenzia il manager devi cercare di coltivarla e
evitare di perderla e poi rammaricarti di averla persa".
Quanto agli sviluppi futuri "Crescere è un imperativo. Noi siamo
cresciuti con l'obiettivo che era quello di crescere e crescere
bene. Non mi voglio confrontare con i giganti perché gigante non
lo sono, ciascuno deve essere consapevole delle proprie
dimensioni, ma la nostra aspirazione - prosegue Pedranzini - è
diventare giganti nel fare bene. Continuare a fare bene quello
che deve fare una banca".
In tal senso l'ad afferma che la banca proseguirà "l'espansione
territoriale: Il 26 apriamo a Trieste, a breve a Pordenone.
Quella zona merita un particolare interesse e la mia convinzione
è che se vuoi essere parte attiva, coprotagonista di una realtà
economica devi essere anche fisicamente presente", rileva.
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