Piazza Affari chiude l'ultima
seduta della settimana in rialzo dello 0,3%, schivando la
debolezza che ha contagiato le altre Borse europee, e aggiorna i
massimi dal 2008, con il Ftse Mib che tocca 31.156 punti. A
trainare il listino l'automotive, con in testa Iveco (+7,7%),
premiata dopo i risultati 2023, davanti a Ferrari (+2,1%) e
Stellantis (+1,5%). Bene anche Leonardo (+3,3%) mentre i bancari
si sono mossi a due velocità: Banco Bpm (+2,1%) è stata premiata
dopo il ritocco della cedola, assieme ad Unicredit (+0,8%),
mentre hanno pagato dazio Mediobanca (-1,7%), a cui non è
bastato un utile trimestrale leggermente superiore alle attese
degli analisti, Mps (-1,2%) e Intesa (-1,1%). Male i titoli
delle utilities e dell'energia, con Erg (-2,7%), A2A (-2,6%),
Hera (-2,4%), Terna (-1,5%) ed Enel (-1,3%) tra i peggiori.
Fuori dal Ftse Mib strappa Saras (+8%) sull'interesse di Vitol
per rilevare la quota della famiglia Moratti, mentre crolla
Cementir (-8,1%) dopo i risultati diffusi ieri a Borsa chiusa.
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