I segnali che arrivano dalle banche centrali restano sotto i riflettori dei mercati. Gli investitori, infatti, cercano di quantificare l'impatto che avrà l'ulteriore rialzo dei tassi sulla crescita economica globale.
La prossima settimana sarà caratterizzata in Europa dai dati sulla produzione industriale, attesi in lieve crescita in Germania e Francia, e negli Stati Uniti dai verbali della Fed e dalla disoccupazione.
Ad aprire le danze sarà lunedì la stima finale degli indici Pmi manifatturieri della Cina e di altri Paesi europei di giugno che, secondo gli economisti, dovrebbe confermare il contesto recessivo per il settore in tutte le principali economie. Dagli Stati Uniti, invece, è atteso l'indicatore Ism manifatturiero che dovrebbe confermare l'ulteriore contrazione degli ordini e dei prezzi pagati, con segnali di persistente debolezza sia per la domanda sia per l'inflazione.
Martedì 4 luglio i mercati statunitensi saranno chiusi per i festeggiamenti del giorno dell'indipendenza. Dalla Germania, invece, è prevista la bilancia commerciale di maggio. Da mercoledì si scaldano i motori. Sono previsti, infatti, la produzione industriale della Francia, attesa con una modesta crescita, ed i prezzi alla produzione dell'Eurozona. In arrivo la lettura finale dei Pmi dei servizi, che a giugno hanno registrato un netto calo, in particolare in Francia. Sarà poi la volta dei verbali della Fed di giugno che dovrebbero confermare il messaggio emerso durante la conferenza stampa di Powell e nei discorsi delle ultime settimane. Fra le informazioni rilevanti dei verbali, ci saranno le previsioni che, fino a maggio, vedevano una recessione entro fine anno. L'aggiornamento di giugno potrebbe, invece, segnalare una minore probabilità di inversione ciclica.
In Germania giovedì (6 luglio) gli ordini all'industria a maggio dovrebbero mostrare un rimbalzo dopo l'ampio calo dei due mesi precedenti. Le vendite al dettaglio dell'Eurozona, invece, potrebbero risultare stabili per il secondo mese. La settimana si chiude con un venerdì ricco di spunti per i mercati. In Germania la produzione industriale è vista in lieve aumento.
Dagli Stati Uniti previsti i consueti dati mensili su occupazione e andamento dei salari, con gli economisti che si attendono una lieve moderazione del ritmo di crescita dei nuovi occupati, così come della dinamica salariale. A meno di sorprese, i dati dovrebbero continuare a segnalare una certa tonicità del mercato del lavoro e fornire lo spazio per ritoccare ulteriormente al rialzo i tassi.
Sul fronte banche centrali, sono attese le riunioni degli istituti australiano (martedì) e polacco (giovedì). Entrambi dovrebbero mantenere i tassi fermi. Numerosi anche gli interventi dei componenti dei board delle banche centrali e venerdì quello della presidente della Bce Christine Lagarde.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA