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Cgil, Cisl e Uil critici sul Def: 'Pronti alla mobilitazione'

Cgil, Cisl e Uil critici sul Def: 'Pronti alla mobilitazione'

Per i sindacati mancano le risposte dai salari alle pensioni. Confindustria: bene taglio del cuneo, ma serve di più

17 aprile 2023, 16:06

Redazione ANSA

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Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra (D), il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini (C) ed il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri (S) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra (D), il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini (C) ed il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri (S) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra (D), il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini (C) ed il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri (S) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Def "non è adeguato alla fase che sta attraversando il Paese. L'unico intervento di politica economica, minimo, a sostegno della domanda è la riduzione del cuneo fiscale. Mancano risposte strutturali per limitare i prezzi, sostenere i redditi da lavoro e pensione anche attraverso la via fiscale e per sostenere la coesione sociale attraverso politiche per l'inclusione". Ha detto la vice segretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi, in audizione sul Def. Anche sulle pensioni "il superamento della legge Fornero è rimandato per l'ennesima volta. Non ci sono risorse. Il nostro giudizio non può che essere negativo".

Il Def "ci sembra un documento troppo difensivo, che non aiuta a far agganciare al Paese la sfida della ripartenza, mentre ci saremmo aspettati, vista l'attuale congiuntura, una spinta più decisa ed espansiva utile a un recupero maggiore della crescita". Così il segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga, nel corso dell'audizione sul Def davanti alle commissioni congiunte Bilancio di Senato e Camera, rimarcando, tra gli altri temi, il rischio che la riforma delle pensioni "sia spostata in avanti nel tempo e su questo - dice - chiediamo chiarezza in quanto tale eventualità diverge dalle nostre aspettative" e la necessità di risorse adeguate per il rinnovo dei contratti pubblici. La Cisl, nel documento consegnato, ribadisce quindi come "solo con un grande Patto sociale è possibile affrontare l'insieme di questi problemi che non potranno prescindere dal rafforzamento del confronto, che purtroppo in questi mesi si è andato a indebolire".

Il Def "è una occasione mancata per dare una risposta ai problemi del Paese, a cominciare dal promuovere una crescita sostenuta e stabile dell'economia. Non c'è una strutturazione sul taglio del cuneo fiscale di 5 punti, da operare adesso per sostenere i redditi dei lavoratori dipendenti e tutelarli dall'inflazione". Così il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, in audizione sul Def davanti alle commissioni congiunte Bilancio di Senato e Camera, parlando di "un testo complessivamente sbagliato, all'insegna dell'austerità che elude le emergenze", in cui "non c'è traccia delle richieste e delle rivendicazioni avanzate nelle piattaforme presentate" dai sindacati. L'intervento da tre miliardi sul cuneo, rimarca, "è assolutamente insufficiente per recuperare il potere d'acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori del Paese. Misura tra l'altro temporanea, valida fino a dicembre. Manca la svolta nella lotta all'evasione fiscale necessaria a recuperare risorse importanti per il Paese".

"Nel Def non ci sono le risposte che attendevamo. I lavoratori dipendenti e i pensionati continuano a subire una perdita del loro potere d'acquisto" a causa dell'alta inflazione e "l'intervento sul cuneo fiscale è insufficiente. Il governo deve fare di più anche detassando gli aumenti contrattuali di primo e secondo livello e non dando agevolazioni alle imprese che non rinnovano i contratti". Così, rilanciando la mobilitazione unitaria, il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, parla del Def in occasione del Consiglio confederale della Uil Abruzzo. "Abbiamo avviato un percorso di mobilitazione unitaria - ha detto Bombardieri - con iniziative a Bologna, Milano e Napoli, per richiamare il governo al rispetto degli impegni assunti durante la campagna elettorale", rimarca Bombardieri. Anche sulla salute e sicurezza sul lavoro "nulla si è mosso: anche oggi, c'è stato l'ennesimo infortunio mortale e però si continuano a non fare le scelte necessarie a conseguire l'obiettivo di zero morti sul lavoro. Inoltre, mancano i provvedimenti attesi sulle pensioni, a cominciare dal ripristino delle originarie condizioni per Opzione donna e dalle decisioni per le future pensioni dei giovani. Infine, non ci sono risposte per la sanità pubblica: molte strutture rischiano di chiudere, un fatto inaccettabile dopo quel che è accaduto con la pandemia. Andremo in piazza, dunque - conclude Bombardieri - per ricordare che c'è un Paese che soffre e per chiedere che sia restituita centralità e dignità al lavoro".

"Il perseguimento dell'equilibrio dei conti pubblici è cruciale" ma "questo significa che le risorse pubbliche disponibili saranno esigue", rileva Confindustria che - in audizione sul Def, con il direttore del centro studi, Alessandro Fontana - "valuta positivamente la destinazione dei 3 miliardi quest'anno al taglio dei contributi sociali per i lavoratori dipendenti a basso reddito anche se si tratta di un ammontare esiguo che dovrebbe essere integrato con altre risorse da recuperare attraverso un'attenta revisione della spesa". "Bene" anche i 4 miliardi sul 2024 per la riduzione della pressione fiscale". E servono "le riforme".

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