Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Economia
  1. ANSA.it
  2. Economia
  3. Pnrr: C.Conti, Italia da contributore a percettore Ue

Pnrr: C.Conti, Italia da contributore a percettore Ue

Fondi europei destinati al nostro Paese sono aumentati del 129%

Con i fondi del Pnrr l'Italia passa da contributore a percettore all'interno dell'Unione europea. Lo rileva la Corte dei Conti spiegando che i versamenti 2021 con cui l'Italia ha partecipato, a titolo di risorse proprie, al bilancio dell'Unione Europea ammontano a 18,1 miliardi di euro, mentre sul versante opposto, l'Ue ha destinato al nostro Paese risorse per 26,724 miliardi, di cui 10,198 legati proprio al Pnrr. Si tratta, secondo quanto emerge dalla Relazione annuale 2022 sui rapporti finanziari Italia/UE e sull'utilizzo dei fondi europei, di un aumento complessivo del 129,2% che ha appunto invertito la posizione italiana da quella di contributore a quella di percettore netto sul versante dei fondi europei.
    La magistratura contabile specifica comunque che la nuova posizione dell'Italia andrà valutata solo all'esito del programma di investimento legato ai Piani nazionali di ripresa e resilienza e, più in generale, alla realizzazione degli strumenti espansivi presenti nel Quadro finanziario pluriennale vigente fino al 2027. 
    Oggi si terrà a Palazzo Chigi una cabina di regia con le principali aziende energetiche, da Eni a Enel a Snam e Terna, per valutare una rimodulazione dei progetti su ambiente e energia. 

"La cabina di regia sul Pnrr convocata oggi può e deve aprire una nuova prospettiva sulla missione di rilancio del Piano che il Governo si è dato. Rafforzare la governance e rimodulare il progetto complessivo alla luce del nuovo capitolo Repower EU è un'opportunità da cogliere immediatamente", afferma la viceministra all'Ambiente e Sicurezza energetica Vannia Gava."Come ministero dell'Ambiente, forti degli obiettivi raggiunti e delle scadenze rispettate, ribadiremo l'impegno per importanti investimenti in innovazione tecnologica, come desalinizzatori e accumuli, e soprattutto una rimodulazione delle risorse per estendere anche a Roma e Napoli l'impegno per l'economia circolare e la gestione industriale del ciclo dei rifiuti".
      RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

      Video Economia


      Vai al sito: Who's Who

      Modifica consenso Cookie