(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Sostenibilità e innovazione nel
futuro di moda e lusso, ma oltre a queste due direttrici note e
su cui si sta lavorando c'è un terzo tema di cui si parla poco e
che invece riguarda una urgenza anche generazionale: la
formazione, sin dalle scuole inferiori e superiori. Le figure
professionali, designer, direttore creativo a parte, sono una
carenza preoccupante di un ambito in cui mancano migliaia di
lavoratori artigianali che sono la forza e il valore del made in
Italy.
Se ne è parlato a Palazzo Farnese a Roma, ospiti
dell'ambasciatore di Francia in Italia Christian Masset, con il
ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, Lucia
Borgonzoni, sottosegretaria alla Cultura e con i vertici i
vertici di Altagamma, Bottega Veneta, Bulgari, Fendi, Gucci,
Hermes Italia, Idee Partners (Gruppo Pattern), LVMH, Tod's, in
un dibattito a porte chiuse guidato dalle analisi di Sopra
Steria, consulente per la digital transformation e aperto dalla
ceo Stefania Pompili. Un confronto tra i player più importanti
in un ideale gemellaggio Italia-Francia.
"Il legame tra Italia e Francia nel settore della moda è
storico e inscindibile", ha detto Urso. "Intendiamo valorizzare
la straordinaria manualità e qualità della produzione italiana
anche attraverso il collegato sul Made in Italy che stiamo
realizzando. Siamo in campo insieme per tutelare il settore con
una posizione assertiva sul Regolamento europeo sull'Ecodisegn
soprattutto per quanto riguarda gli obblighi di divieto di
distruzione dell'invenduto, il passaporto digitale dei prodotti,
la riciclabilità e l'aumento della durata della vita dei
prodotti. Siamo convinti che il Made in Italy debba essere
sempre più sostenibile e all'avanguardia anche nella transizione
digitale e green".
L'ambasciatore Masset ha parlato di collaborazione tra i due
paesi che nella moda è uno dei principali settori. "Le nostre
aziende sono dei modelli su scala globale. Per questa ragione il
tema della riduzione delle emissioni di questo settore è di
grande interesse per noi, impegnati a promuovere un nuovo
percorso di sobrietà. Questo impegno, Francia e Italia lo hanno
assunto a livello europeo con Fit for 55, un nuovo obiettivo
europeo per il clima". (ANSA).
Moda e lusso, oltre sostenibilità e innovazione sfida formazione
Urso e Borgonzoni con vertici fashion da Hermes a Gucci
