Piazza Affari dimezza il rialzo
segnato nella prima ora di scambi (Ftse Mib +0,4%), con i
rendimenti dei titoli di stato alle stelle. In particolare i
Bund tedeschi salgono ai massimi dal gennaio del 2011 al 2,5%,
mentre il differenziale dei Btp italiani si mantiene sopra ai
212 punti, con un rendimento annuo del 4,625%.
Le riaperture post-Covid annunciate in Cina spingono i titoli
del lusso a partire da Moncler (+2,79%), seguita da Cucinelli
(+1,95%), Ferragamo (+1,4%) e Tod's (+2,06%). Il greggio Usa di
nuovo sopra gli 80 dollari al barile (Wti +0,87% a 80,25
dollari), favorisce Saipem (+2,43%), Tenaris (+1%) ed Eni
(+0,9%). Si riduce il rimbalzo segnato da Stm (+0,8%) dopo
diverse sedute difficili, mentre resiste poco sopra la parità
Banco Bpm (+0,06%) a differenza di Bper (-0,15%), Intesa
(-0,07%) e Unicredit (-0,08%). Debole Mps (-0,67%), a cui la Bce
ha confermato i requisiti patrimoniali Srep per il 2023
mantenendoli sui livelli del 2022.
Ampliano il calo Erg (-1,08%) e Inwit (-0,4%), fiacche
invece Poste (-0,22%), Unipol (-0,19%) ed A2a (-0,16%). Gira al
rialzo Tim (+0,6%), migliora Iveco (+0,1%), che si porta poco
sopra la parità e accelera Stellantis (+0,82%), seguita da
Ferrari (+0,65%). Tra i titoli a minor capitalizzazione sprint
di Juventus (+2,92%), debole invece DEems (-2,32%).
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