Per il cenone di Natale gli
italiani spenderanno 2,5 miliardi: 300 milioni in più dello
scorso anno, ma 200 milioni meno del Natale pre Covid,
registrando così un - 10% rispetto agli anni della normalità pre
pandemia. Sono i conti di Confcooperative che in una nota
sottolinea come l'impennata nella spesa, sia dovuta agli aumenti
dei prezzi. Salgono del 4% le tredicesime, dai 44 miliardi del
2021 ai 45,7 di quest'anno grazie al miglior andamento
dell'occupazione, al minor impatto della Cig, "ma -rileva
l'associazione-perdono terreno le retribuzioni e l'aumento delle
tredicesime non basta a far fronte all'inflazione a due
cifre"."Continua ad allargarsi la forbice tra chi può spendere e
risparmiare e chi scivola sempre più in povertà: l'esercito tra
poveri assoluti e relativi conta circa 10 milioni di persone tra
le proprie fila".
Il cenone vedrà aumentare il numero di partecipanti dai 6
agli 8 componenti di media; poco meno di 60 milioni le bottiglie
di spumante e prosecco Made in Italy. Per il menù, in pole
position le eccellenze del made in Italy: vongole e frutti di
mare per i primi piatti (105 milioni di euro); pesce per i
secondi piatti (390 milioni di euro); carne, salumi e uova (455
milioni di euro); vini, spumanti e prosecchi (415 milioni di
euro); frutta, verdura e ortaggi (380 milioni di euro). Pasta,
pane, farina e olio (250 milioni di euro);formaggi freschi e
stagionati italiani (130 milioni); panettone e pandoro in
primis, oltre alle tantissime specialità dolciarie regionali
(375 milioni di euro).
Per Natale saranno in viaggio in 17.000.000, vale a dire più
di 1 italiano su 4.Tra le destinazioni vincono montagna e
agriturismo, seguono le città d'arte e le destinazioni termali.
Mentre una fetta considerevole partirà per raggiungere dei
parenti.
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