Le Borse europee si muovono in
ordine sparso attorno alla parità in una seduta fiacca, segnata
dalle preoccupazioni per la determinazione con cui le banche
centrali stanno contrastando l'inflazione e che ha trovato
un'inattesa conferma nella virata impressa dalla Banca del
Giappone alla sua politica ultra-accomodante. Londra avanza
dello 0,05%, Milano dello 0,1% mentre Parigi e Francoforte
cedono lo 0,4%. Lo spread di Btp-Bund è sostanzialmente
invariato a 217 punti base, con il rendimento del decennale
italiano che, al pari degli altri titoli dell'Eurozona, aumenta
(+8 punti al 4,44%). Alta volatilità per il prezzo del gas, con
i future Ttf che hanno oscillato tra i 100 e i 115 euro al
megawattora, con il price cap che ha depresso i prezzi e
l'esplosione di un gasdotto in Russia che ha fatto risalire le
quotazioni, ora in calo dello 0,6% a 107,9 euro. A Piazza Affari
corrono le banche con Banco Bpm (+3,5%), Bper (+3,6%) e
Unicredit (+3,2%), le uniche che beneficiano della stretta
monetaria, mentre soffrano nexi (-2,9%), Naxi (-2,1%) e Diasorin
(-2,1%).
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