"La misura adottata dal governo va
nella direzione di aiutare le fasce della popolazione più deboli
ed è una decisione rilevante perché stiamo ancora attraversando
una fase complessa, dopo la pandemia e con la guerra in Ucraina
in corso: anche se veniamo da due anni di crescita economica
importante, stanno aumentando le famiglie povere e le persone a
rischio povertà sono più di 10 milioni". Lo afferma all'ANSA il
segretario generale del sindacato bancario Fabi Lando Sileoni in
merito alle norma del governo sui mutui variabili annunciata
ieri dal ministro Giorgetti. "La norma - ricorda Sileoni -
obbliga le banche ad accettare i passaggio di mutuo, quelli fino
a 200.000 euro, da tasso variabile a tasso fisso". "Per quanto
riguarda gli effetti causati da questa novità sul settore
bancario, se è vero le banche potrebbero vedere lievemente
ridotti i margini di guadagno su alcuni contratti,
contemporaneamente si potrebbero assicurare il rimborso delle
rete evitando di avere nuove sofferenze e quindi procedere con
ulteriori accantonamenti" ha aggiunto.
I criteri della norma prevedono un Isee di massimo 35.000
euro. Il nuovo tasso fisso sarà comunque più favorevole
dell'attuale tasso variabile e calcolato selezionando il più
favorevole tra: Irs a 10 anni (è un indice interbancario) o
tasso residuo del mutuo al momento del cambio; a questo tasso si
aggiungerà lo spread previsto nel contratto di mutuo (lo spread
è il guadagno della banca).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA