Le Borse europee restano alla
finestra in attesa delle decisioni che verranno prese tra
stasera e domani dalla Fed, dalla Bank of England e dalla Bce
mentre anche in Europa, al pari che negli Usa, arrivano segnali
di rallentamento dell'inflazione, grazie ai dati di novembre di
Gran Bretagna e Spagna. Londra, Parigi e Francoforte cedono lo
0,4%, Milano lo 0,1%.
Sul fronte dei titoli di Stato lo spread btp-bund risale a
189 punti base, con il rendimento del nostro decennale che
sfiora il 3,8% in attesa che la Bce dia indicazioni su come
intende ridurre il suo bilancio, costringendo il mercato ad
assorbire una fetta maggiore di bond sovrani proprio nel momento
in cui i governi sono costretti a spendere di più per proteggere
famiglie e imprese dal caro-energia.
L'euro ritocca i massimi da giugno sul dollaro, con cui
scambia a 1,064, dopo che la frenata dell'inflazione americana
ha alimentato le speranze di un atteggiamento più conciliante da
parte della Fed sui tassi. Sul fronte energetico il petrolio è
poco mosso, con il wti sopra quota 75 dollari il barile e il
brent sopra gli 80 dollari, mentre il gas cede il 2% alla Borsa
di Amsterdam a 134,75 euro al megawattora, incurante della
fumata nera in Europa sul price cap.
A Piazza Affari scivolano Unipol (-1%), Banco Bpm (-0,7%) e
Intesa (-0,6%), in una seduta fiacca per i bancari mentre
avanzano Tenaris (+1,4%) ed Enel (+0,7%).
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