Le Borse europee restano in
territorio negativo in attesa delle decisioni della Fed, questa
sera, e di quelle di Bank of England e Bce, domani. Milano cede
lo 0,1%, Londra lo 0,2%, Parigi lo 0,4% e Francoforte lo 0,5%
mentre i future su Wall Street, vivacizzata ieri dai dati
confortanti sull'inflazione americana, sono poco mossi.
I mercati sperano in un atteggiamento meno aggressivo da
parte delle banche centrali di fronte al rallentamento della
corsa dei prezzi, che ha trovato conferme anche oggi nei dati
sull'inflazione britannica e spagnola, ma dopo un progressivo
recupero dei listini azionari durato settimane preferiscono
restare sul chi va là e attendere che Jerome Powell e Christina
Lagarde scoprano le loro carte.
L'attesa per l'avvio del quantitative tightening della Bce,
che costringerà il mercato a farsi carico dell'acquisto dei bond
che Francoforte non assorbirà più, pesa sui titoli di Stato,
tutti in calo. La maglia nera va al Btp, il cui andamento è
peggiorato dopo i rilievi Ue alla manovra italiana: i rendimenti
toccano il 3,9%, in rialzo di dodici punti base, mentre lo
spread con il Bund si allarga a 192 punti. A complicare il
quadro contribuisce il fatto che il prossimo anno i governi
dovranno emettere più bond per finanziare le misure contro il
caro-energia, come dimostra la previsione di emissioni record
per 539 miliardi di euro annunciata oggi dalla Germania.
A Piazza Affari arrancano Unipol (-1,1%), Interpump, Azimut,
Iveco e Stm (-0,8%), Cnh e Recordati (-0,7%) mentre si mettono
in luce Saipem (+1,5%) e Tenaris (+1,4%) in una seduta positiva
per tutto il comparto energetico in Europa, e tengono i bancari,
con Unicredit e Banco Bpm (+0,4%). Il gas cede il 6% ad
Amsterdam, a 129,2 euro, beneficiando di previsioni
metereologiche più benigne per il prossimo mese.
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