L'Italia spinge l'acceleratore
sulle energie rinnovabili e in sei mesi scala la classifica
mondiale passando dal 15esimo al 12esimo posto per attrattività
di investimenti e opportunità di sviluppo nel settore. E' quanto
viene rilevato dalla 60esima edizione del report Ey Renewable
Energy Country Attractiveness Index (Recai), che fotografa i
primi 40 mercati del mondo più attrattivi. Sul podio si
posizionano nell'ordine gli Stati Uniti, la Cina e la Germania,
seguita nella top 10 da Regno Unito, Francia, Australia, India,
Spagna, Giappone e Paesi Bassi.
L'ascesa dell'Italia è determinata, spiega il Report,
innanzitutto dagli incentivi contenuti nella nuova bozza del
Decreto FER 2, che stabilisce nuovi meccanismi di sostegno dei
prezzi, e dagli sforzi di semplificazione autorizzativa. "La
transizione energetica rappresenta un tema centrale e
prioritario soprattutto alla luce delle sfide significative che
tutto il mondo, e in particolare l'Italia, deve affrontare -
commenta Giacomo Chiavari, Ey Europe West Strategy and
Transaction Energy Leader -. Questo si riflette negli impegni
assunti per accelerare l'adozione di fonti di energia
rinnovabile e ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas".
In Italia l'eolico registra una crescita del 3% di capacità
istallata nel terzo trimestre ( 11,3 gigawatt) e una pipeline da
3,2 gigawatt al 2027, mentre, il solare aumenta la propria
capacità installata a 23.9 gigawatt, con una crescita del 6% e
una pipeline di oltre 17 GW. Per quanto riguarda il mercato dei
Ppa (Power Purchase Agreement), contratti di compravendita di
energia elettrica a lungo termine tra privati, "i prezzi
particolarmente elevanti dell'energia elettrica all'ingrosso e
la volatilità del mercato hanno comportato quest'anno la prima
riduzione del contrattualizzato su base annua dal 2013 dei Ppa",
spiega lo studio. Tuttavia, l'Italia conferma un ruolo di
spicco, posizionandosi al 12esimo posto, rispetto all'11esimo
del 2021.
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