La Borsa di Milano (-0,04%) chiude
piatta, in controtendenza rispetto agli altri listini europei
che concludono la seduta in rialzo ma senza particolare slancio.
Su Piazza Affari pesano le utility con l'aumento del prezzo del
gas e con il settore che dovrà fare i conti con le due misure
sulla tassazione degli extraprofitti. Lo spread tra Btp e Bund
chiude in calo a 187 punti, con il rendimento del decennale
italiano al 3,79%.
Andamento negativo per A2a (-1,9%), nel giorno della
presentazione dell'aggiornamento del piano industriale, Acea
(-1,3%), Enel e Hera (-0,9%), mentre sono piatte Iren e Italgas.
In ordine sparso l'energia dove scende Tenaris (-2,2%) mentre
sono in rialzo Saipem (+4,9%) e Eni (+0,5%). Seduta in calo per
Tim (-1,2%), alle prese con le vicende della Rete Unica.
Contrastate le banche con Unicredit (-1,6%) e Intesa (-0,7%)
mentre salgono Banco Bpm (+0,7%), Bper (+1,1%) e Mps (+2,7%).
Luci e ombre anche per il comparto dell'automotive. Si mette in
mostra Cnh (+3,2%), bene Iveco (+0,5%) mentre sono in calo
Stellantis (-1,5%) e Pirelli (-1%).
In luce il settore tecnologico, in linea con l'andamento del
comparto europeo, dove avanzano Prysmian (+2,3%) e Stm (+1,1%).
Ancora una seduta positiva per Amplifon (+1,9%) e Campari
(+0,8%).
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