"Siamo qui per offrire la nostra
forza di costruttori di futuro, confidando in un nuovo patto di
fiducia tra Stato e imprese, per lo sviluppo economico e sociale
del Paese". All'Assemblea di Confartigianato il presidente,
Marco Granelli, conclude così la sua relazione rivolgendosi
direttamente alla premier Giorgia Meloni. Tocca tutte 'le sfide'
per le pmi, come con la richiesta di "ridurre la pressione
fiscale", aprire un "tavolo per la riforma del fisco". Sulla
manovra: bene "mantenere un intervento espansivo" ma "lo spazio
di manovra che si delinea potrebbe, però, non essere
sufficiente per affrontare le sfide che il contesto pone". C'è
oggi l'allarme energia e c'è "un problema di costo del lavoro e
di necessità di intervenire sulla riduzione del cuneo fiscale e
contributivo che nel 2021 è pari al 46,5%, di 11,9 punti
superiore alla media dei Paesi avanzati".
Confartigianato rafforza con i dati le preoccupazioni delle
imprese e le proposte al Governo presentando all'assemblea il
rapporto 'Imprese nell'età del chilowatt-oro' che "fotografa un
habitat poco favorevole" per le imprese: "Quest'anno il
caro-energia costa alle piccole imprese 23,9 miliardi in più
rispetto al 2021. I rincari pesano con 18 miliardi di maggiori
costi per l'elettricità e con 5,9 miliardi per il gas". Ed "alla
batosta del caro-bollette si aggiunge il peso della pressione
fiscale: il prossimo anno cittadini e imprenditori italiani
pagheranno 42,2 miliardi di maggiori tasse rispetto alla media
dell'Eurozona, pari a 711 euro pro capite". Sulla competitività
pesa anche un cuneo fiscale "al 46,5%, 11,9 punti in più
rispetto alla media dei Paesi avanzati".
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