Le Borse europee proseguono in calo
dopo la brusca frenata del Pil dell'Ue ed in vista dell'avvio di
Wall Street dove i future sono in rialzo. In netto calo i
rendimenti dei titoli di Stato con gli investitori che
scommettono su politiche monetarie meno aggressive da parte
delle banche centrali. Sul fronte valutario l'euro prosegue la
fase di rafforzamento sul dollaro a 1,0414. La moneta unica
guadagna lo 0,8% sul biglietto verde, portandosi ai livelli di
inizio luglio scorso.
Poco mosso l'indice d'area stoxx 600 (+0,04%). Si muovono in
terreno negativo Milano (-0,35%), Madrid (-0,57%), Francoforte
(-0,35%), nonostante l'indice Zew migliore delle attese, mentre
è in rialzo Parigi (+0,28%). I principali indici del Vecchio
continente sono appesantiti dalle tlc (-0,9%), con Vodafone che
cede il 6,8% dopo i conti del semestre. In lieve rialzo
l'energia (+0,1%), con il petrolio in calo. Il Wti cede lo 0,6%
a 85,31 dollari al barile e il Brent lascia sul terreno lo 0,4%
a 92,7 dollari. Performance positiva per le utility (+0,8%), con
il prezzo del gas che torna a salire. Ad Amsterdam le quotazioni
sono in aumento del 10,8% a 126 euro al megawattora.
A Piazza Affari prosegue pesante Nexi (-10%), dopo la
cessione della quota da parte di Intesa Sanpaolo (-1,2%). Male
anche Tim (-1,9%), dopo il confronto pubblico tra esponenti del
governo e le aziende delle tlc. In flessione Pirelli (-2%).
Sugli scudi Saipem (+3,3%), dopo le nuove commesse per 800
milioni di dollari. In luce anche Leonardo (+2,1%) e Tenaris
(+2%). Bene Prysmian (+1,4%) che si aggiudica una commessa da 60
milioni per lavori negli Emirati Arabi Uniti.
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