Piazza Affari e le altre Borse
europee si muovono incerte dopo le elezioni di 'midterm' negli
Stati Uniti: a Milano l'indice Ftse Mib dopo una partenza
leggermente negativa ondeggia attorno alla parità, sostenuto
soprattutto da Poste che sale del 3% a 9,6 euro dopo i conti.
Bene con la trimestrale anche Generali (+1,7%) e il Banco
Bpm, che cresce di circa due punti a quota 3,22. Piatta Mps,
mentre tra i titoli principali i cali maggiori sono accusati da
Iveco, che cede il 3% sotto quota sei euro, seguito da Hera e
Tenaris in calo del 2%.
Tim, dopo essere partito in calo di oltre il 4% è stato poi
sospeso in asta di volatilità e ora sale attorno all'1% a 0,235
euro in un clima che resta molto volatile dopo la forte
svalutazione sugli asset fiscali e con i primi nove mesi
dell'anno che, senza questo adeguamento, si sono chiusi in
perdita di 361 milioni.
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