Grazie a una seduta in sostanziale
parità Piazza Affari è stata per qualche frazione la Borsa
migliore in Europa, dove gli operatori si sono mossi con molta
prudenza non potendo recepire le scelte di politica monetaria
della Fed, annunciate a mercati del Vecchio continente chiusi.
L'indice Ftse Mib ha infatti chiuso in lievissima crescita
dello 0,03% a 22.802 punti, l'Ftse All share in calo marginale
dello 0,01% a quota 24.724. In generale leggero ribasso invece
gli altri listini: la Borsa di Londra ha chiuso in calo dello
0,5%, Parigi dello 0,8% e Francoforte dello 0,6%.
In lieve calo anche la Borsa di Mosca nonostante sia stata
una giornata molto volatile e di evidente rimbalzo per il prezzo
del gas: ad Amsterdam il future sul metano con consegna a
dicembre ha chiuso a 125 euro al Megawattora, in aumento
dell'8%, dopo aver toccato un massimo di seduta sopra quota 130.
Lo spread tra Btp e Bund a 10 anni si è mosso di poche
frazioni con un lieve aumento aumento finale a 215 punti base e
il rendimento del prodotto del Tesoro al 4,28% finale.
In questo contesto in Piazza Affari Unipol e Unicredit hanno
guidato i rialzi, con un aumento rispettivamente del 2,3% e del
2%. Tim ha progressivamente limato i guadagni della mattinata
chiudendo comunque in rialzo di un punto percentuale e mezzo,
mentre Prysmian ha ceduto oltre il 3%. In calo del 2,8% a 1,945
euro Monte dei Paschi nell'ultimo giorno dell'asta dei diritti
di opzione dell'aumento di capitale.
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