Si muovono in ordine sparso le
principali borse europee in attesa dell'avvio degli scambi Usa,
con i futures in rosso in vista della decisione della Fed sui
tassi attesa per il prossimo 2 novembre. La migliore è Londra
(+0,7%), seguita da Milano (+0,4%), Francoforte (+0,08%), Madrid
(+0,01%) e Parigi (-0,05%). Peggio delle stime i dati sulla
crescita dell'Ue e dell'inflazione. La prima salita solo dello
0,2% a fronte del +1% atteso e la seconda salita del 10,7%
contro il +10,2% previsto. In arrivo dagli Usa l'indice della
Fed di Dallas. In rialzo a 211,1 punti il differenziale tra Btp
e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in
progresso di 7,1 punti al 4,229%.
In calo il greggio (Wti -0,93% a 87,13 dollari al barile) e
il gas (-11,58% a 123,18 euro al MWh), mentre il grano sale del
5,2% a 973,25 dollari a unità da 5mila staia per il duro e del
5,97% a 879 dollari per quello tenero dopo la bocciatura della
Russia dell'accordo sulle esportazioni dai porti del Mar Nero
proposto dalla Turchia.
Contrastati i petroliferi: acquisti su Bp (+1,15%), Eni
(+1,07%) e TotalEnergies (+0,88%), in calo invece Shell
(-0,71%). Segno meno per i produttori di microprocessori Asm
(-3,78%) e Infineon (-1,73%), invariata invece Stm. In campo
automobilistico cedono Renault (-1,98%) e la holding Porsche
(-1,68%) a differenza di Volvo (+2,37%). Invariata Stellantis in
vista dei 9 mesi di mercoledì 3 novembre. Positivi i bancari
NatWest (+3,42%), spinta dagli analisti di Goldman, Unicredit
(+2%) e Sabadell (+1,79%). Poco mossa Mps (+0,66%) nell'ultimo
giorno per esercitare i diritti sull'aumento da 2,5 miliardi di
euro.
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