Un aumento del 3% dei negozi,
affiancato da una crescita del 5% dell'occupazione, che deriva
dalle aperture sia di punti vendita diretti che in franchising.
E' questo il bilancio tendenziale dei primi sei mesi dell'anno
registrato da Confimprese, che per la seconda metà del 2022
prevede una crescita del 4% di nuovi punti vendita, rispetto al
secondo semestre 2021. A prevalere sono le aperture nella
ristorazione, che segna un +15% tra gennaio e giugno e un +18%
previsto tra luglio e dicembre, seguita da altro retail (+5% nel
secondo semestre 2022) e abbigliamento-accessori (+4%). E' la
fotografia che emerge dalle rilevazioni della base associativa
di Confimprese (450 marchi commerciali, 90mila punti vendita,
800mila addetti), evidenziate in occasione del sesto Retail
Summit organizzato dall'associazione insieme a Jakala. Il trend
di chiusura di punti vendita risulta particolarmente debole (1%)
nei primi sei mesi e dovrebbe confermarsi anche nel periodo
luglio-dicembre. Le cause sono legate alla riduzione dei ricavi
per il 59% dei retailer, all'eccessiva onerosità della location
(53%) e a un processo di razionalizzazione della rete già in
corso da anni per il 47%. "Rispetto alle previsioni espresse a
inizio anno, l'incremento dei punti vendita previsto nel 2022
rimane positivo, soprattutto nella ristorazione - osserva
l'associazione -. Il peggioramento del contesto geopolitico
osservato nel primo semestre 2022 non sembra aver modificato
significativamente le azioni previste nella rete di punti
vendita".
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