Borse europee deboli nel finale con
la fiducia dei consumatori dell'Ue in calo oltre le stime a
-28,8 punti. Deboli i listini Usa, a partire dal Nasdaq (-1,5%),
più cauto invece il Dow Jones (-0,4%). Milano cede lo 0,9%,
Londra lo 0,98% e Madrid l'1,2%. Più deboli Francoforte (-1,55%)
e Parigi (-1,6%). In rialzo i rendimenti dei titoli di stato, a
partire da quelli del Regno Unito (+17,4 punti al 4,39%) e degli
Usa (+16,6 punti al 3,69%). Salgono meno in Francia (+8,8 punti
al 2,52%), Germania (+8,7 punti all'1,97%) e Italia (+7,3 punti
al 4,18%). Si assesta a 221,3 punti il differenziale tra Btp e
Bund decennali tedeschi. Resiste l'euro, che si mantiene sopra
la parità a 1,018 dollari e a 1,037 franchi svizzeri. Riduce la
corsa il greggio (Wti +0,55% a 83,39 dollari al barile), che si
riporta sotto la soglia degli 84 dollari, mentre il gas
naturale sale dell'1,25% a 187,51 euro al MWh al Ttf di
Amsterdam per le consegne di ottobre, di nuovo sotto i 190 euro.
In Piazza Affari continua la corsa di Unicredit (+5%), spinta
dalle parole dell'amministratore delegato Andrea Orcel, che si
prepara ad alzare le stime sul 2023. La seguono Fineco (+4,21%),
Bper (+2,86%), Banco Bpm (+1,78%) e Intesa (+0,88%). In luce
anche Sabadell (+4,76%), Commerzbank (+2,1%), SocGen (+1,69%) e
CaixaBank (+1,56%). Resistono i petroliferi Bp (+0,42%) e
TotalEnergies (+0,12%), poco variate invece Shell (-0,02%) ed
Eni (-0,15%), che gira in negativo. Brilla invece Saipem
(+4,12%), in vista di possibili nuove commesse nell'eolico nelle
acque scandinave.
Scivolano i produttori di semiconduttori Infineon (-4,26%),
Asml (-4,79%), Stm (-5,67%) e Asm (-6,34%). Deboli anche gli
automobilistici Stellantis (-2,58%), Mercedes (-2%), Bmw (-1,6%)
e Renault (-1,1%). Cauta Volkswagen (-0,22%), tiene invece
Porsche Holding (+0,82%) in vista dello sbarco di Porsche Ag in
Borsa a Francoforte il prossimo 29 settembre.
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