Sciopero a oltranza da stamani in
segno di solidarietà, di "tutte le maestranze delle Imprese
portuali relativamente alle attività portuali (spostamento,
imbarco e rizzaggio), connesse alle attività di Wartsila
Italia". E' quello proclamato da FILT- CGIL, FIT-CISL,
UILTRASPORTI e UGL mare, come riportato in una nota che porta le
firme, rispettivamente di Paolo Peretti, Giulio Germani, Bruno
Fioretti e Davide Alessio.
L'obiettivo, secondo quanto si apprende, sarebbe di creare un
presidio in modo da bloccare il trasferimento di alcuni motori
prodotti nello stabilimento di Bagnoli della Val Rosandra
(Trieste) della Wartsila. Questi, infatti, dovrebbero essere
caricati su una nave in arrivo nello scalo triestino, perché li
consegni alla Daewoo. Si tratta di 12 motori pronti e già
portati nella zona dello scalo. Il blocco dovrebbe durare, come
scrive il quotidiano Il Piccolo questa mattina, almeno fino a
quando il Mise non riconvocherà il tavolo di confronto prima
della scadenza (il 14 settembre) della procedura di
licenziamento di 451 operai dell'impianto triestino, quelli cioè
che operano nel comparto produttivo. Comparto che il gruppo
finlandese ha deciso di chiudere.
La nave, Uhl Fusion, dovrebbe arrivare questa sera nel porto
triestino.
Nei giorni scorsi una delegazione della Daewoo ha partecipato
in Prefettura a Trieste a un incontro convocato proprio sul
trasferimento di questi motori.
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