Nel secondo trimestre dell'anno i
dividendi globali hanno registrato un rialzo dell'11,3% su base
complessiva, stabilendo un nuovo record trimestrale assoluto di
544,8 miliardi di dollari. Lo afferma uno studio del Janus
Henderson Global Dividend, secondo il quale nel trimestre il 94%
delle società ha aumentato le distribuzioni o le ha confermate.
Nonostante il forte impatto economico provocato dalla pandemia,
i dividendi globali hanno superato i livelli pre-Covid. Inoltre,
la ripresa è così forte che i dividendi sono ora solo il 2,3% al
di sotto del trend di lungo periodo. Janus Henderson corregge
così leggermente al rialzo le stime annuali e al momento prevede
distribuzioni per 1.560 miliardi nel 2022, con una crescita anno
su anno del 5,8%.
Secondo il report, Europa e Regno Unito hanno trainato la
crescita dei dividendi, evidenziando progressi rispettivamente
del 28,7% e del 29,3% su base sottostante. Usa, Canada, Svizzera
e Paesi Bassi hanno battuto i record trimestrali assoluti e in
generale i settori petrolifero, finanziario e automobilistico si
sono distinti per l'incremento dei dividendi.
"Oltre la metà della crescita sottostante del 72,2% delle
distribuzioni in Italia è attribuibile alla normalizzazione dei
dividendi bancari", commenta Federico Pons, Country Head Italia
di Janus Henderson, secondo il quale "hanno contribuito
positivamente anche la ripresa del dividendo da parte di
Atlantia, tornato sui livelli pre-pandemia, e il consistente
aumento delle distribuzioni di Eni. Nessuna delle società nel
nostro indice ha operato un taglio".
"I dividendi in Italia hanno le potenzialità per segnare un anno
record in euro, per quanto il totale in dollari non eguaglierà
il risultato del 2021 per via del tasso di cambio", conclude
Pons.
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