Listini di borsa in ordine sparso
in Asia e Pacifico. A due giorni dal dato confortante
sull'inflazione Usa, più lenta del previsto, gli investitori si
interrogano infatti sulle prossime mosse della Fed, mentre gli
occhi sono puntati sulle materie prime. Brillante Tokyo
(+2,62%), più caute Taiwan (+0,6%) e Seul (+0,16%), negativa
Sidney (-0,54%). Ancora aperte Hong Kong (+0,43%), Shanghai
(+0,07%), Mumbai (+0,12%) e Singapore (-0,95%). Negativi i
futures sull'Europa, positivi invece i contratti sui listini
Usa. Meglio delle stime il Pil britannico, mentre sono attese
l'inflazione francese e spagnola, la bilancia commerciale
italiana e la produzione industriale nell'Ue. In arrivo dagli
Usa gli indici sulla fiducia dei consumatori e delle imprese del
Michighan.
Si mantiene sopra quota 90 dollari il greggio (Wti -0,39% a
93,98 dollari al barile) e amplia il calo il gas sulla piazza di
Amsterdam (-0,99% a 206,05 euro al MWh), restando comunque sopra
i 200 euro. In rialzo il Nichel (+5,2% a 23.659 dollari la
tonnellata) e l'acciaio (+1,52% a 4.142 dollari la tonnellata),
scende il ferro (-1,29% a 725 dollari la tonnellata) e appare
poco mosso l'oro (+0,06% a 1.791 dollari l'oncia). Stabile il
dollaro a 1,03 sull'euro e 1,22 sulla sterlina, mentre si
rafforza a 133,26 yen. Una circostanza che ha favorito i titoli
dei grandi esportatori sulla piazza di Tokyo, da Honda (+3,82%)
a Toyota (+2,25%), da Sony (+2,19&%) a Nikon (+3,31%) e Casio
(+1,63%).
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