Instabilità politica e inflazione
generano un nuovo calo delle intenzioni d'acquisto (-5,9%) degli
italiani dopo l'avanzata di fine giugno (+11,8%). Lo rileva
l'Osservatorio Findomestic di agosto, segnalando oltre ai timori
per l'aumento dei prezzi (48%) e una possibile recessione
economica (41%), la preoccupazione per l'instabilità politica
(25%), e una crescente ansia per il cambiamento climatico (35%).
"La maggior parte degli italiani - afferma in una nota
Claudio Bardazzi, responsabile dell'Osservatorio - continua ad
avvertire i maggiori rincari per carburanti e bollette
(rispettivamente l'84% e il 79%), ma oggi una parte consistente
del campione li riscontra anche nel settore degli alimentari
freschi e confezionati (73 e 68% delle risposte), oltre che nei
bar e nelle pizzerie (61%)". Quasi 6 intervistati su 10 si sono
imbattuti nel fenomeno della 'shrinkflaction', ossia la
riduzione di peso e quantità dei prodotti per mantenere stabile
il prezzo: oltre la metà di loro ha deciso di non acquistare più
i prodotti delle marche che adottano questa politica.
Tra i vari comparti merceologici, intenzioni d'acquisto in
calo per le case (-31,5% gli immobili a causa del recente
aumento dei tassi da parte della Bce, -6,8% le
ristrutturazioni). L'incertezza su prezzi e forniture di gas per
il prossimo inverno, secondo l'Osservatorio, sta invece
spingendo il mercato delle pompe di calore (+1,4%). Torna a
calare la propensione all'acquisto di auto nuove (-6,2%, -23,9%
per le nuove elettrificate), mentre le usate limitano i danni
(-1%). Nel comparto tecnologico in territorio positivo c'è solo
il segmento tablet/ebook (+4,4%), mentre telefonia, Pc e
accessori e fotocamere cedono rispettivamente il 3,2%, il 6,2% e
il 2,9%.
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