Piazza Affari ingrana la quarta
sostenuta dalla pioggia di trimestrali che stanno affluendo sul
listino milanese in quella che è la giornata più densa di conti
in Europa e Stati Uniti in questa stagione. Il Ftse Mib avanza
dell'1,2% staccando tutte le altre Borse, in ripiegamento dopo
un avvio di seduta più tonico, alimentato dalla speranza di
assistere a un rallentamento della stretta monetaria della Fed.
Francoforte e Parigi avanzano dello 0,1%, Londra cede lo 0,1% e
Madrid lo 0,8%, con i timori per la recessione e la crisi
energetica che tornano a farsi sentire.
Sale il petrolio (+2,1% a 99,33 dollari il Wti), dopo il calo
delle scorte Usa, mentre la stretta di Gazprom sui flussi di gas
mantiene alle stelle il prezzo dei future sul metano alla Borsa
di Amsterdam (+0,4% a 206 euro al megawattora). Lo spread
Btp-Bund è poco mosso a 236 punti, con il rendimento dei nostri
titoli di Stato stabile al 3,31%, mentre l'euro si appiattisce
verso la parità con il dollaro (-0,67% a 1,013) nel giorno in
cui la fiducia economica dell'Eurozona è scesa ai minimi da
febbraio 2021.
Sul listino milanese si mettono in luce Iveco (+4,2%),
Moncler (+3,6%), Stellantis (+3,5%) e Stm (+2,2%) tutte reduci
da trimestrali superiori alle attese. Bene anche Pirelli (+3%),
Unipol (+2,7%) e Cnh (+2,7%) mentre non sorprendono il mercato i
conti di Recordati (-2,1%), Poste (-0,9%) e Terna (-0,3%). Tra
le banche bene Intesa (+1,9%) e Mediobanca (+1,1%) alla vigilia
dei conti mentre tira il fiato Unicredit (-0,9%) dopo il rally
di ieri. Vendite anche su Saipem (-2,4%), Inwit (-1,6%) e
Leonardo (-1,1%.
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