Terza seduta consecutiva in rosso
per le Borse asiatiche che continuano ad essere battute dalla
paura di una recessione scatenata dalla corsa dei prezzi e dal
timore che le banche centrali accelereranno la stretta sui tassi
nel tentativo di domarla.
Tokyo ha perso l'1,6%, Seul cede l'1,4% e Sydney lo 0,4%.
Hong Kong contiene le perdite allo 0,6% assieme a Shanghai
(-0,4%) e Shenzhen (-0,3%), grazie ai segnali confortanti
arrivati dall'indice manifatturiero Caixin di giugno e
all'allentarsi dei timori sul Covid. In forte calo i future su
Wall Street e sull'Europa, reduci da un primo semestre
disastroso, il peggiore da oltre cinquant'anni per la Borsa
americana e dal 2008 per quelle del Vecchio Continente.
La paura della recessione spinge gli investitori a virare sui
bond sovrani, i cui rendimenti sono tutti in calo, con il
Treasury in flessione di 5,5 punti, sotto il 3%, e fa scendere
anche i prezzi delle commodity, con il petrolio wti che scivola
sotto i 105 dollari (-1%) e il brent che si appiattisce verso
quota 108 (-0,8%). Si apprezzano invece il dollaro e lo yen,
tradizionali valute rifugio.
Gli occhi del mercato sono oggi puntati sul dato
sull'inflazione europea, che gli economisti si attendono in
crescita all'8,5% a giugno, dall'8,1% di maggio, mentre
indicazioni sullo stato dell'economia Usa arriveranno nel
pomeriggio dall'indice manifatturiero Ism.
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