Borse europee in rosso a metà
mattina con Francoforte che guida i ribassi (-1,3%), davanti a
Madrid (-1%), Milano (-0,9%), Parigi (-0,8%) e Londra (-0,6%)
mentre sul mercato tornano a farsi sentire i timori per gli
effetti della stretta monetaria sulla crescita, con Morgan
Stanley che si attende una recessione in Europa nel quarto
trimestre del 2022 e il dato sull'inflazione spagnola, balzata
del 10% a giugno, che acuisce le preoccupazioni.
I bond sovrani riducono così i rialzi dell'avvio, con il
rendimento del Btp che torna al 3,46%, dopo essere sceso fino al
3,41% e lo spread con il bund che si assesta poco sotto i 190
punti base. La stretta russa sul gas mantiene in tensione il
prezzo del metano ad Amsterdam (+3,3% a 133,5 euro) mentre anche
il petrolio, dopo un avvio fiacco, riguadagna la parità, con il
brent che si avvicina ai 118 dollari al barile e il wti ai 112
dollari.
Sui listini europei, che si trovano a digerire anche la
conferma da parte del presidente cinese Xi della politica 'zero
Covid', i diversi comparti industriali sono tutti in rosso con
la sola eccezione dell'energia (+0,7%). Male i titoli del
settore immobiliare, oggetto di downgrade da parte di Bofa, e
alle prese con i timori per il rialzo dei tassi, e le auto, dopo
la decisione della Ue di fermare i motori a combustione a
partire dal 2035.
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