I mercati azionari del Vecchio
continente faticano a risollevarsi dalla recente fase di
debolezza: la Borsa di Francoforte è la peggiore in Europa con
un calo attorno al punto percentuale, seguita da Amsterdam in
ribasso dello 0,6%, con Milano, Madrid, Parigi e Londra negative
dello 0,4%. Poco sopra la parità Mosca.
Il calo del petrolio sulle ipotesi di recessione mondiale e
soprattutto negli Stati Uniti continua a pesare sul clima
generale, con il greggio Wti che scende del 2% a 104 dollari al
barile. Sempre in corsa invece il gas a 134 euro al megawattora
ad Amsterdam, in aumento del 5% rispetto alla chiusura di ieri.
Debole l'euro sul dollaro, che fatica a tenere quota 1,05 con un
calo di circa mezzo punto percentuale. Sempre molto importante
l'allentamento della tensione sui titoli di Stato di tutti i
Paesi europei, con il Btp italiano anche sotto un rendimento del
3,4%. Ma la maggior riduzione dei tassi del Bund tedesco amplia
lo spread, che viaggia attorno a quota 195 punti base.
Con i futures sull'avvio di Wall street incerti, Piazza
Affari guarda alla boa di metà giornata con Saipem che prova a
contenere i ribassi dell'avvio, ma che comunque cede attorno al
5% tra diverse sospensioni in asta di volatilità. In calo di
oltre due punti percentuali Bper, Pirelli e Nexi, con le banche
tendenzialmente deboli (Unicredit -1,8%, Intesa -1,3%). Piatta
Generali dopo il Cda della vigilia, in aumento invece di circa
un punto e mezzo Tim a 0,265 euro, bene Italgas e Amplifon che
salgono oltre il 2%.
Tra i titoli a minore capitalizzazione, in calo superiore al
punto percentuale Mps dopo la presentazione del nuovo piano a un
prezzo di 0,67 euro, sui minimi recenti.
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