Il primo trimestre del 2022 si
chiude con un rialzo del fatturato in media del 19,3%, superiore
alle aspettative (+14%). A riferirlo è Confindustria Moda, la
federazione italiana che riunisce le associazioni dei settori
tessile, moda e accessorio (Tma), che ha presentato in una
conferenza stampa i principali dati consuntivi e le previsioni
relative al primo semestre dell'anno. Anche l'andamento degli
ordini ha registrato un trend molto positivo (+15% rispetto allo
stesso periodo del 2021). Per il secondo trimestre, l'incremento
medio delle vendite è atteso nell'ordine del 12,9%: una
previsione positiva, ma con un rallentamento anche a causa delle
incertezze sullo scenario internazionale, su cui pesano
principalmente le tensioni del conflitto russo-ucraino, in parte
per l'export e in parte per i costi di energia e materie prime.
Con queste previsioni, il primo semestre 2022 dovrebbe
archiviarsi con una crescita del fatturato del 16%.
"Il tessile, moda e accessorio ritrova il proprio ruolo di
propulsore dell'economia del Paese - ha commentato il presidente
di Confindustria Moda, Cirillo Marcolin -.
Internazionalizzazione, sostenibilità e digitalizzazione - ha
aggiunto - sono temi chiave per lo sviluppo delle nostre
industrie, ma solo crescendo e facendo sinergie fra le risorse
saremo veramente in grado di investire in tal senso. La
situazione di oggi è delicata, il tessile, moda e accessorio
italiano rischia di perdere terreno verso i competitor extra
europei, è arrivato il momento che il nostro settore accantoni
sterili appelli all'unità e inizi a lavorare davvero in tal
senso".
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