Alla viglia del terzo mese di
guerra in Ucraina, la giornata sui mercati delle materie prime,
a differenza di quella sui listini azionari, appare calma. Il
petrolio scende di circa l'1% attorno ai 107 dollari al barile
sia a New York sia per il Brent europeo, con il gas che si muove
sulla stessa linea ad Amsterdam, mercato di riferimento per
l'Europa, con un calo tra uno e due punti percentuali a 93 euro
al Megawattora.
In leggero rialzo (+0,6%) l'oro a 1.828 dollari all'oncia,
mentre tra gli altri metalli prevalgono i ribassi, con il ferro
al momento tra i più deboli in calo di circa il 2%. Poche
tensioni anche tra le materie prime alimentari, con il prezzo
del mais e del frumento entrambi in contrazione di circa un
punto percentuale, rispettivamente a 776 e 1.216 dollari per il
future da 5mila bushel, l'unità di misura statunitense dei
cereali.
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