"Nel rispondere al balzo internazionale dei prezzi delle commodity i governi devono dare la priorità alla tutela dei più deboli. Un obiettivo essenziale è quello di evitare una crisi alimentare mantenendo allo stesso tempo la coesione sociale". Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale.
Il debito pubblico nel mondo si sta stabilizzando a livelli più alti rispetto al pre-pandemia, afferma inotre il Fmi, stimando come nel 2024 nelle economie avanzate è previsto essere ancora il 9% del pil in più rispetto al 2019, mentre in quelle emergenti il 18% del pil più elevato.
L'aumento dei prezzi dei combustibili fossili in seguito alla guerra in Ucraina mette in evidenza la necessità di accelerare la transizione verso l'energia pulita a rinnovabile. Farlo aumenterebbe la sicurezza energetica e aiuterebbe a centrare gli obiettivi sul clima, prosegue il Fmi, osservando come i governi sono sotto pressione per aiutare i loro cittadini a far fronte al caro prezzi dell'energia. Nel farlo dovrebbero "tenere conto dei limiti di bilancio ma anche dell'emergenza clima".
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