Girano in negativo anche le
principali borse europee dopo un avvio in rialzo, con i futures
Usa che invertono la rotta e il greggio sotto i 100 dollari al
barile (Wti +0,6% a 99,85 dollari). Milano e Francoforte (-0,6%
entrambe) sono le peggiori, precedute di poco da Madrid (-0,57%)
e Parigi (-0,5%) , mentre tiene Londra (+0,1%), che riduce
comunque il rialzo. Si porta in parità anche la borsa di Mosca
(+0,11%) dopo un avvio brillante. In calo l'euro sulle varie
divise: dello 0,15% a 1,103 dollari, dello 0,3% a 0,84 sterline
e del 3,46% a 91,68 rubli. In ribasso anche i rendimenti dei
titoli di stato con le attese di un rialzo dei tassi della Fed.
I Btp italiani cedono 3,5 punti al 2,053%, con il differenziale
sui Bund tedeschi in ribasso a 157,2 punti. Ma sono le notizie
dalla guerra tra Russia e Ucraina, con possibili ulteriori
sanzioni nei confronti di Mosca, a frenare l'entusiasmo iniziale
degli investitori.
A segnare il passo sono i bancari Bnp (-2,03%), NatWest
(-1,74%), Sabadell (-1,49%), CaixaBank (-1,42%) e SocGen
(-1,5%). Più caute in Piazza Affari Intesa (-0,95%) e Unicredit
(-0,52%), positiva Banco Bpm (+1,62%). Deboli gli
automobilistici Stellantis (-1,07%), Mercedes (-0,87%) e Bmw
(-0,86%) a differenza di Ferrari (+1,73%). Segno meno per i
petroliferi Bp (-0,87%), TotalEnergies (-0,63%) e Shell
(-0,46%), in lieve rialzo invece Eni (+0,12%). Difficoltà per i
produttori di semiconduttori Infineon (-1,73%), Nordic (-0,96%)
ed Stm (-0,61%), contrastati i produttori di velivoli, con
acquisti su Dassault (+2,61%) e Leonardo (+2,82%) e difficoltà
per Mtu (-1,73%), Safran (-1,01%) e Airbus (-0,92%). Debole Tim
(-34,76%) in Piazza Affari, dopo indiscrezioni di una possibile
revisione dell'offerta di Kkr a seguito di "scenari cambiati"
rispetto allo scorso novembre, quando il fondo mise sul piatto
0,505 euro per azione. Segno meno anche per Telefonica e
Vodafone (-0,63% entrambe) e Bt (-0,52%).
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