Chiusura di settimana in deciso
calo per il prezzo del gas in Europa, dopo un picco di prima
mattina. Gazprom aveva interrotto le spedizioni di gas russo in
Germania attraverso il gasdotto Yamal-Europe, riprese poi in
tarda mattina in senso contrario, ovvero dalla Germania alla
Polonia, rispetto alla normale direzione. Il portavoce del
Cremlino, Dmitry Peskov, intanto ha chiarito che le forniture
non saranno interrotte se i clienti non confermeranno il
pagamento in rubli entro il 1 aprile, cioè oggi, quando entra in
vigore il decreto firmato il giorno prima da Putin. Nel
pomeriggio poi sono arrivate da Gazprom le indicazioni tecniche
per il passaggio ai rubli.
Guardando ai future, le quotazioni sono scese in modo
consistente ad Amsterdam (-10,9%) a 112,1 euro al MWh. In
discesa anche i future a Londra (-14%) a 257 penny al Mmbtu
(unità termica). Entrambi i valori sono ormai ben distanti dal
picchi dello scorso 7 marzo, con i rincari dai primi giorni del
conflitto in Ucraina, quando erano arrivati rispettivamente a
345 euro e a 800 penny.
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