Le Borse europee proseguono in
flessione mentre rialzano la testa le fonti energetiche, dopo le
parole di Vladimir Putin sul pagamento in rubli delle forniture
di gas russo. Resta alta l'attenzione degli investitori sui
colloqui di pace tra Russia e Ucraina mentre si attendono gli
esiti di una serie di incontri internazionali. Sul fronte
valutario l'euro sul dollaro prosegue in lieve calo a 1,0988 a
Londra mentre il rublo si rafforza sul biglietto verde. Al
momento per un dollaro servono 98 rubli, ancora ben lontano dal
periodo antecedente all'invasione dell'Ucraina.
L'indice d'area stoxx 600 cede l'1%. In calo Madrid (-1,7%),
Francoforte (-1,3%), Parigi e Milano (-1,1%), Londra (-0,1%).
Sui mercati pesano le auto (-1,8%). Male anche le utility
(-2,2%), con il prezzo del gas in Europa che si attesta a 119
euro al Mwh, dopo aver toccato un balzo del 34%. A Londra le
quotazioni salgono a 282 penny al Mmbtu. In controtendenza
l'energia che sale del 2,6%, con il prezzo del petrolio che
vola. Le quotazioni del Wti salgono a 114,94 dollari al barile
(+5,2%) e il brent a 121,85 dollari (+5,4%).
A Piazza Affari peggiorano le banche con Unicredit (-3,2%) e
Intesa (-2,9%). Male anche le utility dove rallentano Hera
(-3,1%), Iren (-2,7%), Italgas (-2,2%) e Enel (-1,8%). Volano
Saipem (+8%), Tenaris (+3,8%) Eni (+2%), Leonardo (+3%).
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