Seduta ottimista per Piazza Affari
(+0,9%), in linea con le altre principali Piazze europee, nel
27/o giorno di conflitto in Ucraina. A Milano nel listino
principale hanno spiccato Atlantia (+3,1%), Poste (+2,6%), alla
vigilia dei conti, e una serie di banche, tra cui Mediolanum
(+2,5%), Unicredit e Intesa (+1,6%). In controtendenza Mps
(-0,3%), reso noto che la situazione in Ucraina potrebbe
impattare sul piano. In forma le auto, come nel resto d'Europa,
a iniziare da Ferrari (+2,5%) per arrivare a Stellantis (+1,4%),
tra i componenti Pirelli (+1,7%). Bene Cnh (+2,2%). In luce Tim
(+1,4%). Qualche guadagno per Leonardo (+0,4%), con l'annuncio
della cessione della divisione Global Enterprise Solutions (Ges)
da parte di Drs, già protagonista di vistosi rialzi dall'inizio
del conflitto, come altre società del compartimento difesa.
Pochi i titoli in rosso nel paniere principale. Ha perso
Saipem (-1,5%) tra i petroliferi, col greggio in calo (wti
-1,6%) a 110,2 dollari al barile a sera, col brent a 114,4
dollari (-1%). Male Interpump (-1,2%). Quasi piatti Diasorin
(-0,08%) tra i farmaceutici e Enel (-0,02%).
Fuori dal paniere principale in decisa discesa Cucinelli
(-3,6%), rally di Bialetti (25,7%), con qualche stop durante le
contrattazioni, e fortissimi rialzi per Il Sole24ore (+10,2%) e
Ratti (+10,1%), guadagni per Webuild (+1%) con una commessa
acquisita in Australia. Ha rialzato la testa Mediaset, dopo
alcune giornate deboli in seguito all'opas (Offerta pubblica di
acquisto e scambio) annunciata su Mediaset Espana (+2,9%), della
quale detiene già il 55,69%: sono salite sia le azioni MfeB
(+1,5%), che quelle MfeA (+2,1%).
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