Fiammate delle Borse mondiali dopo
le parole del presidente russo Vladimir Putin che ha parlato di
"progressi" nei negoziati con l'Ucraina. La speranza di una
tregua diplomatica ha sbloccato la voglia di rimbalzo dei
listini europei, con Milano che sale del 2,4%, Francoforte del
3,4%, Parigi del 2,2% e Londra dell'1,5%. In accelerazione anche
i future su Wall Street, in rialzo di oltre l'1%. Lo spread tra
Btp e Bund si mantiene attorno ai 161 punti base, con il
rendimento dei nostri decennali all'1,9%.
Sul listino milanese vola Leonardo (+14,4%) dopo conti
migliori delle attese, corrono Iveco (+8%), Tim (+6,4%), Cnh
(+4,9%) e Buzzi (+4,8%) mentre anche le banche tirano il fiato
con Unicredit che guadagna il 4,1% e Intesa il 3,2%. In Europa
decolla l'editore Pearson (+19,3%) che potrebbe essere
destinatario di un'offerta di Apollo, avanzano anche le
compagnie aeree con Wizz Air che guida il rimbalzo dei titoli
legati ai viaggi dopo che Hsbc ha alzato il giudizio sul
settore. In spolvero dopo i conti anche Essilux (+6%).
Le speranze sull'Ucraina rallentano anche la corsa del
petrolio, in accelerazione dopo la sospensione dei negoziati sul
nucleare iraniano. Il wti tratta a 107,6 e il brent a 111. Poco
mosso anche il gas europeo (+1% a 128 euro), in una seduta
piuttosto volatile .
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