L'ipotesi di Eurobond allo studio
di Bruxelles, con il possibile annuncio dopo il prossimo summit
europeo di Versailles del 10 e dell'11 marzo spinge solo i
listini dell'Europa meridionale. Madrid e Milano guadagnano il
3% e Lisbona il 2,5%. Più caute Parigi (+1,64%) e Francoforte
(+1,41%), invariata Londra, mentre scende a 148 punti il
differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi, con il
rendimento annuo italiano in calo di 5,1 punti all'1,539% e
quello tedesco in rialzo di 8 punti allo 0,05%.
Positivi i futures Usa in attesa della bilancia commerciale,
delle vendite e delle scorte di magazzino. In arrivo anche
l'anticipazione dell'Api sulle scorte settimanali di greggio.
Prosegue la corsa del greggio, con il barile Wti a 122,26
dollari (+2,36%) e il Brent a 126,58 (+2,74%), mentre inverte la
rotta il gas (-1,58% a 223,61 euro al MWh). In ripresa l'euro a
1,087 dollari e a 0,828 sterline. In lieve ripresa il rublo a
136,05 sul biglietto verde, in calo invece a 149,04 sull'euro.
In rialzo i bancari Unicredit (+7,16%), SocGen (+6,72%), Bper
(+6,32%), Bnp (+6,17%), Commerzbank (+6,01%), Banco Bpm
(++3,63%) e Intesa (+2,78%). Prosegue in Piazza Affari la corsa
di bene Tim (+9%), mentre in campo energetico si distinguono le
società di servizi Saipem (+3,23%) e Tenaris (+4,21%). Acquisti
anche su TotalEnergies (+2,27%), più caute Bp (+1,13%) ed Eni
(+1%), in calo Shell (-0,29%) dopo l'acquisto di petrolio russo.
Ripartono gli automobilistici Stellantis (+2,03%) e Volvo
(+2,66%), poco mossa Leonardo (+0,6%), bene gli altri titoli del
settore aerospaziale, da Rolls Royce (+4,93%) a Thales (+2,66%)
ed Airbus (+2,16%). Segno meno per gli estrattivo-minerari
Antofagasta (-2,3%), Rio Tinto (-2,11%), e Anglo American
(-0,75%) dopo il blocco alle contrattazioni del nichel disposto
dalla Borsa dei Metalli di Londra.
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