Prosegue un pomeriggio diventando
sempre più pesante per Piazza Affari (-3,4%) con un tonfo nel
listino principale per Tim (-8,4%), alla vigilia del Cda, e
Moncler (-8,5%), dopo che la scorsa settimana aveva presentato
conti brillanti per il 2021. Sono numerosi intanto i titoli che
vedono uno stop momentaneo alle contrattazioni al ribasso, tra
quelli che subiscono le perdite più rilevanti. Tra le banche
forte calo per Intesa (-6,7%), Mediobanca (-6,6%), Bper (-5,7%),
Banco Bpm (-5%), Fineco (-4,9%) e Unicredit (-4,5%). Lo spread
Btp-Bund è leggermente risalito, a 146 punti, col rendimento del
decennale italiano all'1,416%. Giù Iveco (-6,3%) e nella
componentistica Pirelli (-6,3%), tra le auto Stellantis (-5,7%),
che ha presentato il piano strategico.
Si salvano dal calo i petroliferi, col greggio che corre (wti
+8,2%) a 104 dollari al barile) e il brent a 15 dollari, co
guadagni come quelli di Eni (+3,7%) e dell'impiantistica di
Tenaris (+0,5%), mentre va in controtendenza Saipem (-2,4%).
Bene Leonardo (+2,5%), favorita dalla decisione dell'Ue di
inviare armi in Ucraina e finanziarne il riarmo. Tra le utility
bene Terna (+2,1%), tra i farmaceutici Diasorin (+0,3%).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA