Piazza Affari si porta di nuovo
sotto la parità (Ftse Mib -0,6% a 25.257 punti) a 6 giorni
dall'invasione russa dell'Ucraina Resiste in territorio positivo
Unicredit (+0,45%), che scende sotto ai massimi dopo il crollo
della vigilia dovuto all'esposizione in Russia. Proseguono
invece gli acquisti su Leonardo (+2,45%), favorita dall'invio di
armi in Ucraina e dal finanziamento al Paese da parte dell'Ue
per il loro acquisto, mentre gira in calo Fincantieri (-2,37%).
Gira in calo anche anche Tim (-0,11%), mentre prosegue in rialzo
Eni (+1%), con il greggio in ulteriore rialzo (Wti +3% a 98,60
dollari al barile), mentre il Brent (+3,05%) si porta a 101,41
dollari al barile.
Ancora pesante Pirelli (-1,68%), che nella vigilia aveva
scontato l'esposizione in Russia. Prese di beneficio per
Diasorin (-3,93%), Amplifon (-3,17%) e Moncler (-2,62%) ieri in
rialzo. Girano in calo i bancari: Intesa (-1,44%), Banco Bpm
(-1,01%) e Bper (-0,92%). Giù anche Stellantis (-0,42%), che
presenta oggi il Piano strategico. In ulteriore calo a 149,7
punti il differenziale tra Btp e Bund tedeschi, con il
rendimento annuo in discesa di 1,57 punti base all'1,601%.
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