Basf archivia il 2021 con vendite a
livello globale che hanno raggiunto 78,6 miliardi di euro, il
33% in più rispetto all'anno precedente. L'utile è di 5,5
miliardi "Il 2021 e' stato un anno significativo e di successo
per Basf e anche il 2022 si e' aperto molto positivamente" ha
commentato Martin Brudermüller, ceo del gruppo, presentando
stamattina i risultati finanziari . "Abbiamo aumentato i prezzi
di vendita del 25% e i volumi dell'11%", ha aggiunto.
Basf propone un dividendo di 3,40 euro per azione, rispetto ai
3,30 euro pagati l'anno precedente. Tutti i segmenti hanno
registrato una crescita dei prezzi e dei volumi, ma il
contributo più significativo agli utili è arrivato da Chemicals,
Materials, Surface Technologies e Industrial solutions.
Il gruppo prevede un sostanziale adeguamento di prezzi nei
prossimi mesi. A pesare, la perdurante carenza di semiconduttori
che impatta negativamente sulle attività legate al settore
automotive e il forte aumento dei prezzi delle materie prime e
dei costi energetici e logistici, particolarmente evidente nel
quarto trimestre 2021. Basf riporta che per i soliti siti
europei, i costi aggiuntivi dovuti all'ulteriore aumento dei
prezzi del gas naturale nel 2021 sono ammontati a circa 1,5
miliardi di euro, con il solo quarto trimestre 2021 a
rappresentare 0,8 miliardi di euro di tale importo.
Basf conferma la propria agenda di investimenti - in particolare
il grande progetto per un nuovo sito Verbund in Cina e lo
sviluppo delle batterie per il settore automotive - e il proprio
impegno a ridurre le proprie emissioni assolute di CO2 del 25%
entro il 2030 rispetto al valore di riferimento del 2018.
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