Le Borse europee restano in
allerta, nonostante i segnali di disgelo sul fronte Ucraino,
dove la Russia ha ritirato parte delle sue truppe. I listini
segnano rialzi modesti, con Parigi e Francoforte che avanzano
dello 0,3% mentre Londra si appiattisce con Milano.
Piazza Affari viene appesantita dal calo dei titoli bancari
che scontano il rialzo dei rendimenti dei Btp, saliti in
mattinata fino al 2%, livello che non toccavano da maggio 2020.
Mps cede il 2,6%, Unicredit l'1,4%, Banco Bpm l'1,3% mentre
Intesa l'1%.
I timori per una guerra alle porte dell'Europa si mescolano a
quelli per una corsa dei prezzi che pare inarrestabile e
potrebbe costringere la Bce ad anticipare una stretta monetaria
che la vede in ritardo rispetto alle altre banche centrali. Oggi
l'inflazione in Gran Bretagna ha segnato a gennaio un balzo del
5,5%, il più alto da trent'anni mentre c'è attesa per le minute
della Fed che verranno pubblicate stasera e che potrebbero dare
nuove indicazioni sull'aumento dei tassi e la riduzione
dell'acquisto di asset da parte della Fed. Lo spread Bpt-Bund si
richiude a poco meno di un punto base, a quota 166 mentre il
rendimento dei Btp si attesta ora all'1,97% (+1,6 punti base).
Il petrolio è in recupero (+1,2%) dopo lo scivolone di ieri
con il wti che torna sopra quota 93,1 dollari e il Brent sopra
i 94,3, spingendo al rialzo i titoli dell'energia, miglior
comparto in Europa (+1,2% l'indice Stoxx di settore) davanti a
quelli dell'informatica (+0,7%). In calo a 68 euro (-3,6%) le
quotazioni del gas naturale ad Amsterdam.
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