Restano positive e in ulteriore
miglioramento le principali Borse europee a metà seduta, in
attesa dell'apertura di Wall Street, dove i future sono in
rialzo, mentre negli Usa sono attesi dati su scorte di greggio,
richieste di ipoteche a inizio febbraio e il definitivo sulle
scorte all'ingrosso di dicembre. Il giorno successivo sarà la
volta dell'inflazione a gennaio e delle previsioni economiche da
parte dell'Europa, a cui i mercati, in giornate di trimestrali,
guardano con attenzione, tra timori per l'inflazione e
previsioni di rialzo dei tassi. Tiene sempre banco la questione
dei prezzi dell'energia, in particolare delle forniture di gas,
con sullo sfondo le tensioni geopolitiche tra Russia e Ucraina.
I prezzi del gas naturale in Europa vedono i future in calo, con
le quotazioni ad Amsterdam (-2,1%) a 75,6 euro al MWh. In Europa
la Piazza migliore è Francoforte (+1,6%), seguita da Parigi
(+1,5%) , Madrid (+1,4%) e Londra (+0,7%). La maglia rosa però
va a Milano (+2,1%), dove lo spread Btp-Bund è in lieve salita,
a 157,8 punti, col rendimento del decennale italiano all'1,798%.
Piatto l'oro (+0,02%) a 1.827 dollari l'oncia. In lieve rialzo
l'euro sul dollaro, scambiato a 1,1435.
L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 600, cresce
quasi dell1,6%, con l'informatica ancora a farla da padrone dopo
avere brillato in Asia, ma corrono anche i beni voluttuari.
Brillano i semiconduttori, con esempi come Asm (+4,7%) e Stm
(+4%) e volano le auto, a cominciare da Porsche (+7,2%) e Volvo
(+6,3%). Rialzano la testa molte banche, con guadagni come
quelli di Banco Bpm (+6,8%), il giorno dopo i conti, Banco
Bilbao (+1,2%) e Intesa (+1,1%), con eccezioni in negativo come
Hsbc (-0,7%). Più contenuti i rialzi per i petroliferi, come per
Total (+0,9%) e qualche calo, come per Aker (-0,5%), mentre il
greggio scende (wti -0,4%) a 88,9 dollari al barile e il brent a
90,4 dollari.
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