Migliorano ulteriormente le
principali Borse europee verso fine mattinata, con i tecnologici
che continuano a sostenere i listini, dopo avere già corso in
Asia, insieme a beni voluttuari e industria. Fanalino di coda
resta la finanza, con gli investitori che guardano alle prossime
mosse delle banche centrali sui tassi e all'inflazione. Sullo
sfondo restano le tensioni geopolitiche, in particolare per la
situazione tra Russia e Ucraina, oltre all'andamento della
pandemia da Covid 19, tra cure e impatti economici. In lieve
salita l'euro sul dollaro, scambiato a 1,144. In rialzo l'oro
(+0,5%) a 1.827 dollari l'oncia. Tra gli altri metalli, in forte
calo il minerale di ferro (-4,1%) a 796 dollari la tonnellata.
Per il gas naturale, sono in lieve calo i future in Europa, con
le quotazioni ad Amsterdam (-0,3%) a 77 euro al MWh, mentre
tornano a salire a Londra (+0,8%) a 187,4 220 penny per Mmbtu,
l'unità termica britannica equivalente a 28,26 metri cubi.
Proseguono intanto le trimestrali.
La maglia rosa in Europa va a Francoforte (+1,4%), seguita
da Parigi (+1,3%), Madrid (+1,2%) e Londra (+0,6%). Bene Milano
(+1,1%), dove lo spread Btp-Bund è salito a 157 punti e il
rendimento del decennale italiano all'1,79%.
L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 600, guadagna
l'1,4%.
In ordine sparso le banche, con alcuni rialzi, come per Banco
Bpm (+5,5%, il giorno dopo i conti e un upgrade di Citi a buy,
Intesa (+1%) e Banco Bilbao (+0,7%), e qualche calo, come per
Abn Amro (-3,9%) e Hsbc (-0,8%). Corrono i semiconduttori, a
iniziare da Asm (+4,9%) e Stm (+3,1%). In forma smagliante le
auto, con esempi come Porsche (+4,9%) e Mercedes (+3,8%). Bene
il lusso, da Swatch (+3,4%) a Richemont (+2,9%) e Lvmh (+1,5%).
Bene L'Oreal in vista dei conti a mercati chiusi. Quasi tutti
positivi i petroliferi, a iniziare da Bp (+1,7%) e Equinor
(+3,3%), con eccezioni come Shell (-0,3%), col greggio in calo
(wti -0,1%) a 89,2 dollari al barile e il brent a 90,7 dollari.
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