Nel 2021 sono continuati i disagi per
i pendolari, afflitti dalla piaga dell'affollamento a causa di
"città impreparate a garantire i distanziamenti" per il
Covid-19, "con autobus e treni troppo affollati, in particolare
sulle linee che da anni sono le peggiori d'Italia come
Circumvesuviana, Roma-Lido, Roma-Viterbo e alcune tratte
lombarde" e per "poche ciclabili realizzate". E' la fotografia
scattata dal Rapporto Pendolaria 2022 di Legambiente.
In Italia, ricorda il rapporto, ci sono 248 chilometri di
metro, meno che nella sola città di Madrid (291 km). Per lo
"Sviluppo di sistemi di trasporto rapido di massa" nelle aree
urbane, tra Piano nazionale di ripresa e resilienza e risorse
statali, sono in cantiere o finanziati 116,5 chilometri di metro
tra nuove e riconversioni (a Roma, Milano, Torino, Genova,
Napoli, Catania), 235,7 di tranvie (a Milano, Bergamo, Brescia,
Padova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari e
Sassari), 102,9 di filobus e busvie (tra quelle finanziate al
100%).
Negli ultimi dieci anni si sono ampliate le differenze tra le
aree del Paese per la ineguale qualità del servizio ferroviario
e il Sud continua a soffrire i ritardi maggiori in termini di
possibilità di spostamento nazionali e regionali, con meno
treni, più lenti e vecchi.
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