Piazza Affari riduce ulteriormente
il rialzo fino a mantenersi poco sopra la parità (Ftse Mib
+0,1%) al traguardo di metà seduta. In rialzo a 160 punti lo
spread tra Btp e Bund tedeschi decennali, con il rendimento
annuo dei primi crescita di ben 5,6 punti base all'1,833%. Si
appesantisce Iveco (-1,66% a 8,59 euro), dopo essere scivolata
su nuovi minimi a seguito dei conti di fine esercizio.
Proseguono le vendite su Nexi (-2,18%), Hera (-1,5%) e Saipem
(-1,53%), di nuovo in calo dopo il tentato rimbalzo iniziale.
Sugli scudi Bper (+3%), Mediobanca (+2,14%) e Unicredit
(+2,19%), mentre fuori dal listini principale fa il botto Mps
(+7,85% a 1 euro) dopo i conti e il cambio di amministratore
delegato. Prosegue in rialzo Leonardo (+1,91%), dopo le consegne
annunciate da Atr nel 2021 e l'accordo con Vertical Aerospace
per la fusoliera di un velivolo elettrico. Acquisti su Unipol
(+2,1%) e Intesa (+1,35%), gira in calo invece Banco Bpm
(-0,1%).
Tiene Stellantis (+0,47%), deboli Cnh (-0,4%) e Ferrari
(-1,34%) a differenza di Exor (+0,85%), a monte della catena di
controllo. Gira al rialzo Tim (+0,68%), sale di poco Eni
(+0,39%), pur con il greggio Wti in calo dell'1,7% a 89,63
dollari al barile, mentre sale il gas (+0,87% a 80,29 euro al
MWh).
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