Per Piazza Affari una giornata
senza grandi scosse in linea con la maggioranza delle altre
Borse europee: Milano ha chiuso con l'indice Ftse Mib in aumento
dello 0,31% a 26.411 punti, mentre l'Ftse All share ha segnato
un rialzo dello 0,23% a quota 28.741.
L'attesa dei mercati appare concentrata sul prossimo dato
dell'inflazione Usa di gennaio e i suoi possibili effetti sulle
decisioni della Federal reserve, che a cascata potrebbero
influire sulla possibile 'stretta' da parte della Bce. In questo
quadro i listini azionari del Vecchio continente si sono mossi
generalmente attorno alla parità: Londra ha concluso in calo
dello 0,1%, Amsterdam piatta, Francoforte e Parigi in aumento
dello 0,2%. Spicca Madrid, salita dell'1,3% finale anche grazie
agli strappi dei gruppi bancari Sabadell (+7%) e Caixa (+4%).
In una seduta di tensione sul mercato dei titoli di Stato
europei, lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni ha chiuso a
158 punti base, dopo i 160 dell'avvio e la conclusione a quota
155 della vigilia, con un rendimento del prodotto del Tesoro
all'1,84%.
In Piazza Affari, bene si è mossa Monte dei Paschi con un
aumento finale di oltre il 6% a 0,99 euro dopo il cambio di
amministratore delegato e i conti. I dati economici del 2021
hanno inoltre spinto Bper, che ha segnato una crescita del 4,7%
a un prezzo di due euro, con Mediobanca in aumento del 2,9% e
Banco Bpm in rialzo del 2,6%. Nel settore bene anche le 'big'
Unicredit e Intesa, positive oltre i due punti percentuali,
mentre tra gli altri titoli a elevata capitalizzazione buoni
acquisti sono stati ottenuti da Cnh e Leonardo, entrambi in
crescita del 2,4%.
In lieve calo Tim (-0,8%), mentre vendite consistenti hanno
interessato Iveco (-3,6%) dopo i conti e di nuovo Saipem, scesa
del 3,9% finale a 1,15 euro.
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